Food Industry: la più grande realtà del settore alimentare proiettata alla crescita e all’innovazione
Bakery e industria dolciaria: cosa dicono i trend?
Se prima della pandemia l’industria della panificazione puntava a soddisfare imponenti esigenze produttive e alimentari, producendo una moltitudine di tipologie diverse di pane per rispondere a un mercato sempre più articolato (un esempio è il segmento destinato ai celiaci), i mesi passati hanno segnato il ritorno dei pani più basici e meno elaborati, e dunque a una gamma di prodotti meno ampia ma sempre molto elevata in termini di qualità.
La tendenza di settore è dunque, almeno per il momento attuale, quella di consolidare approcci e filoni che stanno effettivamente portando risultati – ossia volumi di produzione e fatturato: in particolare, molto graditi sono i prodotti funzionali, che trovano grande apprezzamento da parte del pubblico.
Largo quindi alla cosiddetta “clean label”, non certo una novità di settore ma ormai preponderante: i consumatori ricercano prodotti di bakery e panificazione che mostrino un’indicazione chiara e trasparente delle materie prime utilizzate, con particolare attenzione agli aspetti di naturalità, salubrità ed ecosostenibilità. Il pane, in pratica, si fa sempre più etico sia in termini di riduzione di sprechi che attraverso un ulteriore rafforzamento dell’aspetto salutare: si pensi ad esempio alle diverse tipologie di pane ormai disponibili, come quello integrale, con semi oleosi, privo di glutine, con farine multicereali, di soia e di farro. Ogni ingrediente dovrà essere accuratamente selezionato, ricco di sostanze nutritive e in grado di incrementare il benessere.
Non solo: nel processo che si snoda dalla produzione industriale fino all’arrivo sullo scaffale della GDO, è sempre più marcata l’attenzione alle tradizioni dei diversi territori, che spinge il settore Bakery a scegliere ingredienti locali, anche poveri, a seconda delle diverse aree geografiche.
L'industria dolciaria dopo l'affanno del Lockdown
Pasticceria tradizionale e creatività a tavola per festeggiare sempre in famiglia
Per quanto riguarda invece l’industria dolciaria, dopo l’affanno del lockdown le prospettive di recupero hanno iniziato a manifestarsi nell’ultimo trimestre del 2020, con l’avvicinarsi delle festività natalizie che hanno visto risalire la domanda legata alle preparazioni tradizionali come pandoro e panettone.
Distribuzione dei brand sui nuovi canali
Se, da un lato, per tutto il 2020 le aziende di settore hanno fatto il possibile quantomeno per pareggiare i ricavi del 2019, il 2021 sembra puntare sui prodotti commercializzati in private label (che occupano il 19.7% del mercato del Food italiano, con una crescita del 2%) e sulla diversificazione dei canali: servizi come l’e-commerce e l’home delivery sono infatti destinati a rimanere, sebbene sembrino essere in risalita anche i negozi di prossimità.
Offerta variegata nell'industria dolciaria
L’offerta dell’industria dolciaria dovrà essere variegata e capace di proporre gamme complete di prodotti (inclusi quelli destinati a nicchie di mercato come vegani e intolleranti al glutine), per adeguarsi alle richieste di nuovi target per loro natura estremamente esigenti – come ad esempio i Millennial.
Sostenibilità, responsabilità e qualità
L’emergenza Coronavirus ha infatti puntato l’attenzione sull’aspetto della sostenibilità, spingendo i consumatori ad effettuare acquisti sempre più responsabili anche nel settore Food. Le aziende dolciarie non potranno quindi trascendere dalle nuove regole di mercato, e per emergere dovranno prestare attenzione alla qualità e ai valori nutrizionali degli ingredienti, alla sostenibilità del packaging, ma anche alla storia e alla “tradizione” delle preparazioni dolciarie: la territorialità sarà premiata, così come il ritorno alle origini del “sano e genuino” e la lunga esperienza delle case produttrici.
Tre, in particolare, i solchi in cui l’industria dolciaria dovrà muoversi
- tutelare la salubrità e sicurezza del prodotto
- garantirne la disponibilità sul territorio
- comunicare chiaramente i piani di innovazione ed ecosostenibilità senza mai trascendere dalla tipica qualità italiana.
L’importanza del servizio: dalla qualità della produzione all’aspetto della sicurezza.
Assieme alla qualità del prodotto e delle materie prime scelte per realizzarlo, il consumatore del 2021 predilige un comparto dolciario e Bakery che sappia garantire la massima efficienza in ogni fase della filiera.
I prodotti che arrivano agli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata devono poter assicurare assoluta sicurezza, sia in termini di manipolazione che di qualità del servizio, sempre più orientato all’asporto e alla consegna a domicilio.
Ed è proprio in questo contesto che le industrie dolciaria e Bakery devono poter contare anche su stringenti protocolli di igiene, lavaggio e sanificazione durante i processi produttivi di pane, pasticceria, dolci, grissini, piadine, pizza e via discorrendo.
Il ruolo di Meiko nell'industria alimentare
Il ruolo di un’azienda comeMEIKO è centrale per garantire il rispetto di standard ormai molto alti, non soltanto per la qualità del suo supporto, per l’ampiezza delle sue soluzioni o per le certificazioni che è in grado di fornire, ma anche perché la sua gamma di soluzioni assicura sia alta tecnologia che massima ergonomia per gli operatori, e dunque un’operatività più confortevole anche in ambienti di lavoro sfidanti.
All’industria alimentare, MEIKO offre soluzioni di lavaggio, igienizzazione e sanificazione che rispettano qualunque requisito e qualunque volume produttivo. A questi vantaggi essenziali vanno poi sommati il massimo comfort di utilizzo e un concreto risparmio in termini di consumi: le lavastoviglie professionali MEIKO assicurano in questo senso un’elevata performance.
Igiene e sanificazione: mai così cruciali nell’industria alimentare
I settoridedicati alla panificazione e pasticceria industriale si trovano a dover rispondere come tanti altri a sempre più stringenti protocolli di igiene e sanificazione.
A partire dall’inizio del 2020, quando la pandemia di Coronavirus ha iniziato a condizionare non soltanto le abitudini quotidiane dei consumatori ma anche i processi produttivi delle imprese, nuovi protocolli hanno preso piede sia per garantire il soddisfacimento di specifiche esigenze di igiene, lavaggio e sanificazione, sia per scalare il volume produttivo in risposta al mutare della richiesta effettiva.
Le inevitabili conseguenze del Covid-19
Il COVID-19 ha infatti inevitabilmente generato conseguenze a tutto campo, andando a colpire anche la produttività delle imprese, il personale e le condizioni di lavoro.
Secondo quanto recentemente dichiarato da Giovanni Bizzarri, presidente di Aibi, la sezione di Assitol (Associazione Italiana Industria Olearia) che rappresenta le aziende dei semilavorati per panificazione, pizzeria e pasticceria, il pane fresco artigianale resta il più amato dagli italiani, sebbene con una maggiore predilezione per i prodotti semplici e sicuri - risultato delle spese più accorte generate dalle restrizioni ancora in corso.
E il COVID-19? Neppure quello è un problema: l’alto grado di sicurezza igienica del lavaggio MEIKO è un metodo sicuro per eliminare il virus SARS-CoV grazie alle condizioni di processo e all’effetto disinfettante della pulizia all’interno delle macchine. L’efficacia della tecnologia MEIKO è stata infatti confermata anche dall’esperto virologo dott. Friedrich von Rheinbaben: è sufficiente un solo ciclo di lavaggio per sbarazzarsi del virus.